Seoul, Corea del Sud - Attivisti per i diritti degli animali!

 

Seoul, Corea del Sud. Lunedì scorso, 10 luglio, attivisti per i diritti degli animali e legislatori hanno unito le loro voci per sollecitare l'Assemblea nazionale a introdurre una legge che ponga fine definitivamente al consumo di carne di cane e metta fine a questo business crudele una volta per tutte.

Il giorno precedente al "chobok" di quest'anno, che segna l'inizio del periodo più caldo dell'estate, quattro legislatori, tutti membri del principale partito di opposizione, il Democratic Party of Korea, insieme a un consigliere comunale di Seoul e a un attivista per i diritti degli animali, hanno tenuto una conferenza stampa presso l'Assemblea di Seoul per illustrare il loro messaggio.

In passato, i coreani consumavano carne di cane in questo giorno per una credenza macabra che riteneva potesse aiutare a contrastare il giorno più caldo dell'anno, ma questa pratica è in netto calo e sempre più persone optano per il samgyetang, una zuppa a base di pollo e ginseng.

Il rappresentante Han Jeong-ae del DPK, che guida il forum sul benessere degli animali dell'Assemblea nazionale e ha proposto un disegno di legge per porre fine al commercio di carne di cane il mese scorso, ha sottolineato l'illegalità dell'industria.

"I cani non sono considerati bestiame ai sensi del Livestock Products Sanitary Act e il commercio di carne di cane per il consumo umano è soggetto a una pena detentiva massima di cinque anni o a una multa fino a 50 milioni di won (circa 38.300 dollari) ai sensi del Food Sanitary Act", ha dichiarato la legislatorice, sottolineando la necessità di un sistema governativo di controllo per monitorare e porre fine al commercio illegale in modo più efficace.

La sua proposta di legge mira a vietare l'uccisione e la vendita di cani e gatti per il consumo umano e a fornire aiuti finanziari e una guida professionale agli operatori del settore affinché possano passare ad altre attività. Anche il deputato Tae Yong-ho del People Power Party (PPP), al governo, ha proposto in aprile un emendamento simile alla legge sulla protezione degli animali.

Anche un rappresentante del PPP del Consiglio metropolitano di Seoul ha proposto un'ordinanza a maggio, che è ancora in attesa di essere approvata dal Consiglio a causa della "mancanza di consenso sociale" e dell'opposizione forte delle parti interessate dell'industria della carne di cane.

Secondo gli ultimi report del Governo coreano, nel paese sono presenti 1.156 allevamenti di carne di cane che detengono circa 520.000 cani destinati al consumo umano in tutto il Paese e che riforniscono ben 1.666 ristoranti.

Un recente sondaggio condotto da Nielsen Korea ha dimostrato che la tendenza tra la popolazione è quella di abbandonare questa brutale usanza. L'87,5% dei coreani ha dichiarato di non consumare e di non avere intenzione di consumare carne di cane in futuro, mentre il 56% si è detto d'accordo con il divieto nazionale di questo mercato, segnando un significativo aumento rispetto al 35% del 2017.

Fonte: Korea Times

 

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Team APA