L'atroce cattura di orche: la storia di Lolita e la lotta per la sua libertà

Il 8 agosto 1970, un evento sconvolgente segnò le acque del Puget Sound nello Stato di Washington: un branco di orche fu brutalmente attaccato e radunato da un gruppo di cacciatori, che utilizzarono motoscafi e persino esplosivi per costringerle nella baia di Penn Cove. Durante questo tragico evento, quattro neonati e un adulto furono uccisi, mentre molti altri furono separati dalle loro madri per essere venduti agli acquari.
Questa spietata caccia portò alla cattura di Tokitae, una giovane orca di 4 anni, venduta al Miami Seaquarium e ribattezzata Lolita.
Da allora, per 46 lunghi anni, Lolita ha vissuto in cattività, eseguendo trucchi durante spettacoli programmati e sopravvivendo in una vasca dalle dimensioni inadeguate, privata della compagnia dei suoi simili e delle profondità dell'oceano.
Contrariamente alle esigenze del benessere animale, la sua vasca è piccola e non offre protezione sufficiente dal clima e dal sole diretto. Lolita vive in solitudine, mentre le orche residenti del nord-ovest del Pacifico, come la sua madre L25, condividono legami sociali per tutta la vita.
La sua condizione è una chiara violazione dell'Animal Welfare Act, ma nonostante le proteste e le denunce, le autorità competenti hanno continuato a ignorare la sua situazione.
Per sostenere la causa di Lolita e chiedere la sua liberazione, è essenziale unire le nostre voci. Vi incoraggio a partecipare alla mail-bombing mondiale inviando lettere di protesta alle autorità responsabili e ai nuovi proprietari del Seaquarium. Condividiamo la lettera-modello con l'hashtag #FREELOLITA per mettere in luce questa ingiustizia e lavorare insieme per garantire il benessere di Lolita e di tutte le creature marine.
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Team APA