Hanoi, Vietnam. L'OMS lancia allarme sui wet market!
Il commercio, la macellazione e il consumo di cani e gatti comportano rischi per la salute pubblica, in particolare per il virus mortale della rabbia, che ancora oggi miete circa 70 vittime ogni anno in Vietnam, seguito da colera e trichinellosi. Nonostante ciò, ogni anno in Vietnam vengono brutalmente uccisi circa 5 milioni di cani e 1 milione di gatti per la carne. Nonostante ci sia un crescente numero di cittadini che si battono per porre fine a questa pratica, alcuni gruppi di vietnamiti considerano ancora la carne di cane e gatto una prelibatezza, alimentando così il commercio e il giro d’affari.
Una tavola rotonda di grande importanza si è tenuta la scorsa settimana presso l'Assemblea nazionale del Vietnam, con la partecipazione della Soi Dog Foundation International, un'organizzazione per i diritti animali, e dell'agenzia scientifica per il cambiamento sociale e comportamentale "Intelligentmedia". L'evento ha visto la partecipazione di quasi 50 parlamentari, funzionari governativi e specialisti della società vietnamita per affrontare questo problema serio e urgente.
Nguyen Tuan Anh, vicepresidente del Consiglio per gli Affari dei Deputati, ha dichiarato: "Il commercio e il consumo di carne di cane e gatto sono questioni sempre più scottanti. Il benessere degli animali è parte integrante delle nostre responsabilità. Il Vietnam ha un quadro normativo completo in materia, ma l'applicazione della legge è la principale lacuna.
Dobbiamo migliorare questo aspetto a tutti i livelli. Dobbiamo anche sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi di zoonosi e sulla reputazione del nostro Paese come nazione 'verde'."
Ta Van Tong, vicedirettore del Dipartimento dell'Agricoltura di Hanoi, ha aggiunto: "È fondamentale che Hanoi mantenga il suo prestigio di città culturale, civile e dinamica. L'eliminazione graduale della carne di cane e gatto è fondamentale per attrarre turisti sempre più attenti all'ambiente e al benessere degli animali."
La Soi Dog Foundation International ha condotto una discussione su una ricerca che evidenzia il legame tra la violenza agli animali e l'impatto negativo sugli esseri umani. L'indagine ha evidenziato il trauma emotivo e le malattie fisiche che affliggono i lavoratori del settore. Poiché il consumo di carne di cane e gatto è profondamente radicato, l'educazione e la sensibilizzazione del pubblico dovrebbero essere prioritarie nell'affrontare il problema.
L'incontro si è concluso con un forte consenso da parte dei parlamentari e dei leader dei vari ministeri sulla necessità di porre fine al consumo e al commercio di carne di cane e gatto per il rispetto del benessere degli animali, per la salute pubblica e per l'immagine del Paese.
Fonte: The Phuket News